L'ANNO DEL RICCIO


APRILE

Il riccio si risveglia,
ha bisogno dell'aiuto
dell'uomo: acqua e cibo non devono mancare nel nostro giardino!

 

Si assiste al suo risveglio dal letargo.    Ha perso un terzo del suo peso corporeo ed ha una grande fame.
Il suo aspetto ricorda quello di un palloncino sgonfio. Dopo i primi momenti di incertezza, l'istinto di sopravvivenza  gli  mette  una  frenesia  incontenibile  e  inizia  la  sua 
disperata ricerca di cibo, che in questo  periodo  è   il suo maggior  problema.   La presenza di insetti nell'ambiente selvatico è scarsa e questo ne fa da un lato un predatore incessante, dall'altro lo fa avvicinare alle aree urbane e suburbane,
dove più facilmente troverà cibo.
(Foto17)

Il riccio riposa per circa 18 ore al giorno e per 6 è in attività. Il 70%, del periodo di attività è utilizzato
nella ricerca spasmodica di cibo.

Un'altra attività dell'animale  è  quella  dell'esplorazione  dell'ambiente  circostante,  che lo  impegna per
circa  un 5% del suo tempo di veglia;  la migrazione è invece poco rilevante,  nelle sue attività normali, e giustificata solo dalla scomparsa del cibo nel suo habitat comune.

Si calcola che il tempo dedicato agli incontri, con i suoi simili, rappresenti il 20% circa, delle sue attività, comprendendo combattimenti, fughe, incontri amorosi; questi ultimi raggiungono la massima espressività
nei mesi di maggio e giugno.

 

MAGGIO

Cercasi
riccetta
disperatamente!

Inizia il periodo dell'accoppiamento, con il carosello del riccio...

... continua!