Reggiolo. I consigli della biologa Setti

"Sono più deboli dopo il letargo"

Marina Setti, promotrice e animatrice del gruppo volontari "SOS RICCI" rivolge un appello a tutti e alcune raccomandazioni ai proprietari di terreni e giardini: "Per accudire i tanti ricci che accogliamo nello Sculazzo avremmo bisogno di più volontari. Ma abbiamo bisogno anche di cibo: di latte senza lattosio per l'alimentazione degli orfani, crocchette, scatolette per cani e gatti, mele":

Le raccomandazioni: "Al risveglio dal letargo i ricci sono spesso sottopeso, hanno bisognio di cibo e acqua; per proteggerli dalle pulci e dalle zecche è bene spruzzarli con antiparassitari.  Se sono già attaccati dalle zecche rischiano di morire di anemia, bisognerebbe toglierle con le pinzette.  Quando si usano i decespugliatori occorre fare attenzione, perchè c'è il rischio di scalparli e mutilarli.
Bisognerebbe lasciarli sempre dove si trovano, non spostarli ad esempio, dal giardino in campagna. In particolare a maggio, il tempo in cui le femmine partoriscono, dai 3 ai 7 cuccioli: siccome non si distinguono, c'è il rischio di allontanare una femmina dai suoi cuccioli".

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