08 agosto 2008
Una nuova sede a Reggiolo
per la cura dei pipistrelli
La biologa Marina Setti offre assistenza ai ricci e ora si preoccupa della salvaguardia dei chirotteri notturni
REGGIOLO. Marina
Setti, la biologa reggiolese che da anni si occupa, da volontaria, del
soccorso e della riabilitazione dei ricci, ora, nella nuova sede del suo
CRAS (Centro di Recupero Animali Selvatici)
"SOS RICCI onlus", a Reggiolo,
di cui è fondatrice, animatrice e responsabile, si
interessa anche di un'altra specie a rischio di
estinzione: i chirotteri, comunemente noti come
pipistrelli. |
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I pipistrelli sono dei grandi
predatori di insetti nocivi all'uomo e alle colture. Non tutti sanno che
un solo esemplare, in una notte, può mangiare fino a duemila zanzare. A
livello europeo sono stati varati dei programmi, non solo per salvarli
dall'estinzione, ma anche perchè possono essere di notevole interesse nella
lotta biologica contro le zanzare, senza l'uso degli insetticidi, che sono,
comunque, sostanze chimiche tossiche, anche per l'uomo, e danneggiano
gravemente la biodiversità.
Come i ricci, anche i pipistrelli sono tra le specie animali più colpite
dall'uso e dall'abuso delle sostanze chimiche, nell'ambiente naturale; fra
l'altro, negli edifici moderni, a differenza delle case coloniche di un tempo,
non trovano rifugi adatti a loro. Inoltre, sono anche poco prolifici: le
femmine, fra giugno e luglio, danno alla luce un solo piccolo. Come i
ricci dormono di giorno e vanno a caccia di notte, e, nei mesi invernali,
vanno in letargo.
Hanno due stranezze: si riposano appesi a testa in giù e percepiscono gli
ostacoli non con la vista, ma con un finissimo udito, rilevando gli ultrasuoni
che emettono, come i radar.
In questo periodo è
facile trovare dei piccoli pipistrellini abbandonati, perchè caduti
accidentalmente dal grembo materno. In questo caso, raccomanda
Marina, bisogna raccoglierli delicatamente, meglio se con i guanti,
posarli su uno straccetto all'interno di una scatola, in si praticano
piccoli fori e telefonare al 339 2942329, o portarli direttamente al
Centro S.O.S. Ricci, in via Cantone, 103, a Reggiolo. |
La struttura vive
esclusivamente di volontariato e di donazioni. Tutti gli esemplari,
una volta curati e riabilitati, vengono restituiti al loro ambiente naturale
e alla vita selvatica. Attualmente è l'unico centro specializzato di
questo genere esistente in Italia.
Nella consapevolezza che questa esperienza, pur straordinaria, non è
sufficiente per salvare dall'estinzione due animali che esistono da milioni
di anni, ma ora gravemente in pericolo, Marina è anche da tempo impegnata a
promuovere una più ampia sensibilizzazione sul problema, coinvolgendo le
scuole, sollecitando l'interesse di quotidiani e periodici nazionali e
locali, partecipando a trasmissioni televisive e radiofoniche; è anche
autrice dell'unico testo scritto da un italiano, che tratti del riccio:
"Il riccio. Ci sono anch'io" (Perdisa editore).
Info: tel.: 339 2942329 oppure www.sosricci.it |
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.di Vittorio Ariosi