24 febbraio 2007
Gradisce del porcospino?
Sapevate che i cacciatori francesi mangiano i ricci, una specie protetta?
Nella rivista "L'Almanacco del Cacciatore" 2006-2007, l'autore, Alain Philippe, spiega come cucinare il riccio, specie protetta la cui soppressione è illegale e punita, in Francia, con una contravvenzione di 9 000 euro e fino a 6 mesi di carcere!!! L'ASPAS ed One Voice (organizzazioni ambientaliste francesi) hanno chiesto l'intervento della Magistratura per ottenere, in emergenza, il ritiro dalle vendite di questa pubblicazione.
Burlandosi delle leggi francesi e comunque manifestando una profonda mancanza di cultura legislativa, M. Alain Philippe, giornalista specialista della stampa di settore, incita i lettori de "L'Almanacco del cacciatore", periodico a diffusione nazionale, a cucinare i ricci. Questo animale emblematico ed innocuo è protetto nello stesso tempo dalla Convenzione europea di Bernadel 19 settembre 1979 e dal Decreto Ministeriale del 17 aprile 1981(legislazione francese). Ogni soppressione dell'animale è passibile di una pena di 9 000 euro di multa e di 6 mesi di arresto.
Questi fatti, resi noti al pubblico francese da “Le Sanctuaire des Hérissons”, hanno profondamente colpito l'opinione pubblica francese, coinvolgendo l'ASPAS ed One Voice che hanno iniziato velocemente una procedura d'urgenza davanti alla Corte d'Appello francese per ottenere il ritiro dalle vendite della rivista, con una penale di 1500 € per ogni giorno di ritardo.
Per i lavori già venduti, sarà chiesto al Tribunale di condannare l'autore e l'editore a pubblicare nelle riviste di caccia, che hanno promosso questo almanacco, un articolo che fa menzione di questa condanna, ricordando che il porcospino è una specie rigorosamente protetta.
I lettori responsabili sono stati invitati a boicottare questo lavoro grottesco ed illegale ed a manifestare il loro malcontento e disapprovazione all'editore, Éditions CPE - BP 57 - 5, Allée de la Tuilerie - 41202 Romorantin Cedex.
Lo stesso invito è esteso a tutti gli amici di SOS RICCI onlus, che possono inviare una e mail di disapprovazione all'indiririzzo: almanachs@cpe-editions.com
Le due associazioni francesi, inoltre, mettono in guardia ogni persona che pensasse di realizzare questa ricetta, sulle conseguenze di tale infrazione penale, per la quale sarebbero ritenuti ugualmente colpevoli e quindi passibili di arresto.